Ippolita Baldini, una e trina: "Scegliete voi la migliore"


Lo spettacolo della comica al Teatro della Cooperativa
Educazione nobiliare milanese. Che in confronto la siberiana è roba da ragazzini. Figurarsi poi se da grande si vuol fare l’attrice. Ed è proprio ridendo di sé stessa (e della propria famiglia) che si è fatta conoscere Ippolita Baldini. Grazie al monologo scritto da Emanuele Aldrovandi “Mia mamma è una marchesa“ e alla simpatica Dodi in “Benvenuti al Nord“, oltre al tormentone tv di Lucia Agazzi, la single sul dancefloor. Insomma, piace assai Baldini. Che da martedì torna al Teatro della Cooperativa di Niguarda con “Io, Roberta Ippolita Lucia“. Tre nomi. Tre personalità. Tre punti di vista su sé stessa. Per un monologo di chi è cresciuto a pane e autoironia.
"Credo che ognuno di noi ne abbia almeno 600 mila di personalità – raccontava al debutto l’attrice al Giorno – Diciamo che ho deciso di concentrarmi sulle maschere, di semplificare. Lucia rappresenta l’ansia di quando sei single a una certa età. Si lancia con disagio nella movida, si muove troppo, non ha ancora imparato che bisogna stare ferme perché le cose accadano. In tante vi si ritrovano, il mondo è pieno di Lucy. Poi c’è Roberta la mia parte più intima, il primo nome. Ippolita invece è il lavoro, fa brillare le ferite per trasformarle in teatro. Perché come dice Woody Allen le migliori commedie nascono dalle più grandi tragedie. E infatti racconterò anche gli anni in Accademia, quando ho scelto la vita bohémien abbandonando le prospettive del marchesato". Risate. Caleidoscopiche esistenziali. E che ognuno scelga la personalità del proprio cuore. Repliche fino al 18 maggio.
Di.Vi.
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